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Documenti
Documenti, 5/2001, 01/03/2001, pag. 188

I rapporti con le altre confessioni

Chiesa ortodossa russa
"Una comunione autentica è possibile solo in seno alla Chiesa una santa cattolica (sobornaja) e apostolica. Tutti gli altri modelli di comunione sono inaccettabili" (n. 2.3). L'andamento assertivo caratterizza il documento Principi basilari dell'atteggiamento della Chiesa ortodossa russa verso le altre confessioni cristiane, approvato dal Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa russa lo scorso agosto (cf. Regno-att. 16,2000,507) e destinato a fare da riferimento per l'attuale posizione del Patriarcato di Mosca in ambito ecumenico. Il testo è tutto orientato all'affermazione dell'identità ecclesiale ortodossa: "La Chiesa ortodossa è la vera Chiesa... Essa ha custodito nell'integrità e nella purezza la santa eredità degli apostoli e dei santi padri" (n. 1.18). Il dialogo ecumenico non ha altro compito che "spiegare ai credenti delle altre confessioni l'autocoscienza ecclesiologica della Chiesa ortodossa,... fugare le perplessità e gli stereotipi esistenti" (n. 4.2). I capitoli finali aiutano ulteriormente a interpretare la posizione del Patriarcato di Mosca rispetto a un eventuale viaggio di Giovanni Paolo II in Russia e al già programmato viaggio in Ucraina. Quanto alla questione della partecipazione ortodossa al movimento ecumenico e segnatamente al CEC (cf. in questo numero alle pp. 197ss), il documento vi dedica la maggiore porzione dell'"Appendice": la riportiamo nell'ampio riquadro alle pp. 198ss. Originale: stampa da supporto magnetico. Nostra traduzione dal russo.

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Il documento della Chiesa ortodossa russa, approvato durante il Santo Sinodo del 25-26 dicembre 2013, fornisce indicazioni ecclesiali sul battesimo dei bambini nati con l’aiuto di una «madre surrogata». Questa tecnologia riproduttiva biomedica è sempre più diffusa e, nonostante in molti paesi sia consentita dalla legge, continua a essere oggetto di aspri dibattiti nella società. Già il testo adottato dall’Assemblea giubilare dei vescovi nel 2000 conteneva una valutazione complessiva di questa pratica (cf. «Fondamenti della concezione sociale della Chiesa ortodossa russa»; in Supplemento a Regno-doc. 1,2001); qui vengono analizzate con maggiore precisione le casistiche che si posso incontrare nell’attività pastorale, dove è giusto ricordare, da un lato, che «il battesimo è il sacramento di ingresso nella Chiesa e implica un accordo con la sua fede e i suoi insegnamenti » da parte di coloro che lo ricevono – «oltre che la loro partecipazione, in seguito, alla vita della Chiesa» –; non bisogna però dimenticare, dall’altro lato, che «la Chiesa è aperta a tutti coloro che aspirano alla salvezza».
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