Documenti, 19/2001, 01/10/2001, pag. 621
Sulla tua Parola
«Sì, ricominciare dalla Parola, ripartire dalla Parola è l’invito che vi rivolgo, affidandovi al tempo stesso alla Parola che sola può salvare le nostre anime... e imprimere sempre di nuovo slancio, senso, bellezza, alla nostra vita e alla nostra missione».
Se l’arcivescovo di Milano card. Martini chiudeva la precedente lettera La Madonna del Sabato santo con una richiesta di aiuto alla sua Chiesa per delineare un bilancio dei vent’anni di servizio episcopale, nella lettera pastorale per l’anno 2001-2002 – Sulla tua Parola (Lc 5,5), presentata l’8 settembre 2001 –, il registro «in soggettiva» si amplia a spazio complessivo, in cui si svolge il dialogo orante dell’uomo e del pastore con la Parola, che è stata il riferimento di una vita e ne rimane il lascito.
Nei tre momenti della «confessio laudis», della «confessio vitae» e della «confessio fidei» si dipana la sintesi di un vissuto e si delinea un orizzonte: «Per un credente non è mai il tempo della nostalgia né tantomeno del rimpianto. È sempre l’ora della speranza, della fiducia, dell’amore. Tutto passa: l’amore resta. E questo amore ci ha parlato e raggiunto in Gesù Cristo, parola di Dio. A lui, alla sua parola affido me e tutti voi, nella certezza che non resteremo delusi». Cf. Regno-att. 16,2001,530.
Originale: stampa (10.9.2001) da sito Internet www.diocesi.milano.it.
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