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Documenti, 5/2000, 01/03/2000, pag. 168

L'apostolato dei laici

Vescovi francesi

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Leggi anche

Documenti, 2021-21

Dopo il Rapporto CIASE: le decisioni

Vescovi francesi

Vescovi francesi

L’8 novembre, alla fine della loro Assemblea plenaria autunnale a Lourdes (2-8.11.2021), molta parte della quale è stata dedicata all’esame dei temi sollevati dal Rapporto della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa francese (CIASE; Regno-doc. 19,2021,615), i vescovi cattolici francesi hanno votato diverse risoluzioni che fanno seguito alle raccomandazioni contenute nel Rapporto.

Tra le decisioni c’è la richiesta di una visita apostolica da parte della Santa Sede in merito all’azione della Conferenza episcopale per la protezione dei minori; la costituzione di un’Istanza nazionale indipendente di riconoscimento e riparazione, affidata a una giurista; la decisione di vendere dei beni della Conferenza episcopale o delle diocesi per finanziare il fondo per l’indennizzo delle vittime; la creazione di nove gruppi di lavoro per affrontare i temi critici sollevati dal Rapporto; l’affidamento alla Commissione dottrinale della Conferenza episcopale di un approfondimento sui punti dottrinali menzionati dal Rapporto.

Documenti, 2021-9

Sulla lotta contro la pedofilia

Lettera e risoluzioni dei vescovi francesi

«Dal 2000 e soprattutto dal 2016 tutti voi sentite parlare di aggressioni sessuali compiute da preti su bambini o giovani»: è l’incipit della Lettera ai cattolici sulla lotta contro la pedofilia, che i vescovi di Francia hanno deciso di pubblicare al termine della loro Assemblea plenaria di primavera il 25 marzo. «A tutti voi vogliamo comunicare ciò che abbiamo appreso in questi ultimi anni, e presentarvi poi tre serie di decisioni importanti e lanciarvi un appello». Tra gli insegnamenti appresi in questo processo vi sono il fatto che la Chiesa «non è sempre stata una “casa sicura”»; quanto sia profondo il trauma vissuto dalle vittime; e che tutta la Chiesa ha un dovere verso di esse. Le tre serie di misure riguardano la relazione con le vittime, il rafforzamento delle procedure di giustizia canonica e l’organizzazione della conferenza episcopale. E l’appello è alla vigilanza di tutti perché gli abusi non si ripetano, e alla partecipazione finanziaria per l’efficienza degli organismi creati ad hoc. Il 26 marzo poi sono state pubblicate le Undici risoluzioni per lottare contro la pedofilia, che sintetizzano questo percorso.

Documenti, 2009-3

La remissione della scomunica. Benedetto XVI, Santa Sede, Fraternità San Pio X, vescovi

Benedetto XVI, G. Re, B. Fellay, J. Ricard, vescovi francesi, tedeschi, svizzeri
La remissione della scomunica ai quattro vescovi della Fraternità sacerdotale di San Pio X ricompone l’unità cattolica con il movimento lefebvriano e avvia il processo di comunione piena. Il papa, Benedetto XVI, ha commentato la decisione così: «Auspico che a questo mio gesto faccia seguito il sollecito impegno da parte loro di compiere gli ulteriori passi necessari per realizzare la piena comunione con la Chiesa…». Nella risposta di mons. Bernard Fellay si afferma che «la Tradizione cattolica non è più scomunicata» e si confermano «le riserve a proposito del Vaticano II». Riserve che i vescovi svizzeri, tedeschi e francesi rifiutano: «In nessun caso il concilio Vaticano II sarà negoziabile». Come precisa una nota della Segreteria di stato: per un futuro riconoscimento della Fraternità «è con dizione indispensabile il pieno riconoscimento del concilio Vaticano II» (n. 2). In riquadro i testi relativi alle posizioni negazioniste del vescovo lefebvriano R. Williamson (pp. 72-73).