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Documenti, 21/2000, 01/11/2000, pag. 686

Il Vaticano e la Shoah

Gruppo cattolico-ebraico di storici
"Mentre rimettiamo il nostro mandato, speriamo di costituire una base documentaria più solida per l'analisi delle azioni e delle politiche di Pio XII e del Vaticano. Il nostro compito non è quello di giudicare il papa e i suoi consiglieri, ma quello di contribuire, lo speriamo, a una meglio definita comprensione del ruolo del papato durante l'Olocausto". Così, concludendo la prefazione, gli autori descrivono questo "Rapporto preliminare presentato alla Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo della Santa Sede e al Comitato ebraico internazionale per le consultazioni interreligiose dalla Commissione storica internazionale cattolico-ebraica": il gruppo di lavoro insediato con l'incarico di rivedere i documenti pubblicati degli 11 volumi di materiale di archivio, intitolati Actes et Documents du Saint Siège relatifs à la seconde guerre mondiale (ADSS) e pubblicati dalla Santa Sede fra il 1965 e il 1981 Il centro del documento, diffuso lo scorso ottobre (per la sua pubblicazione e più in generale il contesto, cf. riquadro a p. 000), è rappresentato da 47 domande emerse dall'analisi dei documenti, alcune di carattere assai specifico, altre di tipo più generale. La conseguenza di tali domande è la richiesta di ulteriore documentazione: "Nessuno storico serio potrebbe accettare che i volumi curati e pubblicati chiudano definitivamente la questione. Ciò non dipende né dalla complessità, né dalla difficoltà delle questioni in sé, né dalla qualità redazionale dei volumi dei documenti, bensì dal fatto che molti documenti si prestano a diverse interpretazioni". Origins 30(2000) 22, 9 novembre 2000, 341-351. Nostra traduzione dall'inglese.

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