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Documenti
Documenti, 17/1998, 01/09/1998, pag. 572

XIII Conferenza di Lambeth

Comunione anglicana

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Leggi anche

Documenti, 2016-7

Continuare a camminare insieme

Comunicato dei primati della Comunione anglicana

Primati della Comunione anglicana
«È nostro desiderio unanime camminare insieme. Tuttavia, data la serietà di queste questioni, riconosciamo formalmente tale distanza [tra le Chiese della Comunione anglicana], richiedendo che per un periodo di tre anni la Chiesa episcopaliana non ci rappresenti più all’interno degli organismi ecumenici e interconfessionali, non sia nominata o eletta nelle commissioni permanenti interne e, mentre continua a partecipare agli organismi interni della Comunione anglicana, non possa più prendere parte alle decisioni relative a tutte le questioni dottrinali o politiche». L’incontro dei primati della Comunione anglicana, svoltosi a Canterbury su invito dell’arcivescovo Justin Welby dall’11 al 16 gennaio, ha conseguito faticosamente il suo obiettivo: conservare l’unità tra le 38 province che compongono la Chiesa anglicana, dopo la decisione della Chiesa episcopaliana (anglicani degli Stati Uniti) di modificare la definizione del matrimonio nei propri statuti, includendovi l’unione tra due persone dello stesso sesso. Il comunicato finale (15.1.2016) dell’incontro, intitolato Camminare insieme al servizio di Dio nel mondo, rispecchia l’equilibrio raggiunto: le sanzioni alla Chiesa episcopaliana, insieme alla condanna di ogni atteggiamento omofobo e discriminatorio nei confronti delle persone omosessuali.
Documenti, 2011-19

Pellegrini della verità, pellegrini della pace. Non possiamo essere estranei

Rowan Williams, Comunione anglicana
«Sappiamo che spesso il terrorismo è motivato religiosamente … I rappresentanti delle religioni convenuti nel 1986 ad Assisi intendevano dire – e noi lo ripetiamo con forza e grande fermez za: questa non è la vera natura della religione». Lo scorso 27 ottobre, 25 anni dopo la comune preghiera per la pace dei leader delle religioni mondiali ad Assisi (Regno-doc. 21,1986,642), Benedetto XVI ha riproposto, con alcune novità, l’incontro indetto da Giovanni Paolo II. In linea col suo predecessore il papa ha chiesto perdono per le colpe commesse dai cristiani: «Sì, nella storia anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di vergogna». Con l’invito alla ricerca della vera natura della religione, e con la denuncia della violenza commessa in nome di Dio o per la sua scomparsa dall’orizzonte culturale Benedetto ha concluso le testimonianze per la pace nella basilica di Santa Maria degli Angeli. Tra di esse quella di J. Kristeva, che ha rappresentato tutti i non credenti «che cercano la verità», la cui «lotta interiore e interrogarsi – nelle parole del papa – è un richiamo … a tutti i credenti a purificare la propria fede, affinché il vero Dio diventi accessibile».Le pubblichiamo di seguito.
Documenti, 2010-3

Il Patto della Comunione anglicana

Comunione anglicana
«Il Patto serve per esprimere i comuni impegni e la reciproca responsabilità che mantengono le Chiese aderenti in relazione di comunione fra loro». Dopo cinque anni di lavoro, ha visto la luce il 18 dicembre 2009 il Patto della Comunione anglicana. Il documento ha l’obiettivo di formalizzare i vincoli di affetto e responsabilità reciproca che governano il modo di stare insieme delle Chiese che si richiamano alla tradizione anglicana, e di offrire una modalità condivisa per risolvere le controversie che minano la comunione tra esse. Occasionato dalle vicende che a partire dal 2003 – anno della consacrazione nella Chiesa episcopaliana USA di un vescovo pubblicamente impegnato in una relazione omosessuale e della decisione di autorizzare riti per la celebrazione di unioni fra persone dello stesso sesso – hanno evidenziato un problema ecclesiologico profondo relativo alla comunione in seno all’anglicanesimo, il testo è stato inviato a tutte le province della Comunione anglicana, che dovranno decidere sull’adesione entro il prossimo incontro del Consiglio consultivo anglicano, nel 2012.