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Documenti, 15/1998, 01/08/1998, pag. 481

Ad tuendam fidem

Giovanni Paolo II - Congregazione per la dottrina della fede

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Documenti, 1996-5

Magistero ecclesiastico e teologia

Giovanni Paolo II - Congregazione per la dottrina della fede
"Dobbiamo oggi prendere atto di una diffusa incomprensione del significato e del ruolo del magistero della chiesa", a partire dal "modo di concepire l'autorità", la quale "non trova attuazione soltanto quando interviene il carisma dell'infallibilità". Lo ha affermato Giovanni Paolo II lo scorso 24 novembre, ricevendo in udienza l'assemblea plenaria della Congregazione per la dottrina della fede, dedicata appunto al problema della recezione dei pronunciamenti del magistero ecclesiastico (doc. n. 1). "Ciò – ha proseguito il papa – è alla radice delle critiche e delle contestazioni... nei riguardi dei più recenti documenti del magistero pontificio", tra le quali la Congregazione per la dottrina della fede, con un editoriale su L'Osservatore romano firmato * * * (doc. n. 2), ha recentemente stigmatizzato quelle registrate nel volume collettaneo di 16 teologi moralisti Moraltheologie im Abseits? (Teologia morale in disparte?) Antwort auf die Enzyklika "Veritatis splendor", Herder, Freiburg im Br. 1994. "Alcuni autori sono convinti di poter rendere la Veritatis splendor oggetto di una "quaestio disputata"... In questo modo si incorre in un comportamento teologicamente ed ecclesiologicamente scorretto". Cf. anche Regno-att. 4,1996,80; 22,1995,654.