D
Documenti
Documenti, 9/1993, 01/05/1993, pag. 287

Il sangue del fratello. 1. Nota del consiglio permanente

Consiglio permanente

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Documenti, 2024-3

Responsabilità per la pace

Comunicato finale della sessione invernale (22-24.1.2024)

Consiglio permanente della CEI

Mai come in questo tempo «servono artigiani di pace», capaci di declinare «preghiera, amicizia e volontà d’educare alla riconciliazione»: così apre il Comunicato finale del Consiglio permanente della CEI (22-24.1.2024) che, pur avendo in calendario molti eventi ecclesiali italiani e non solo, è partito da una riflessione sul contesto internazionale. Di lì segue una disamina su diversi punti all’ordine del giorno: dal concorso per gli insegnanti di religione all’appoggio dato all’interpretazione pastorale di Fiducia supplicans – in cui coesistono senza confusioni «misericordia» e «insegnamento della Chiesa» –; dall’ordinato cronoprogramma del Cammino sinodale italiano (con due assemblee, una a novembre prossimo, l’altra tra marzo e aprile 2025) alla comunicazione su una versione italiana del Rito d’istituzione dei catechisti; dal calendario degli appuntamenti per il giubileo del 2025 alla notizia sulla presenza del papa alla chiusura della Settimana sociale dei cattolici italiani a Trieste (luglio 2024). Chiude il testo una noterella interessante sul fatto che è in atto una «riflessione sulla riforma degli uffici e dei servizi della Segreteria generale della Conferenza episcopale italiana».

 

Documenti, 2023-7

Cutro: una ferita aperta

Roma, 20-22 marzo 2023

CEI - Consiglio permanente

«La recente tragedia di Cutro… è una ferita aperta che mostra la debolezza delle risposte messe in atto. Il limitarsi a chiudere, controllare e respingere non solo non offre soluzioni di ampio respiro, ma contribuisce ad alimentare irregolarità e illegalità». Tra i temi trattati dall’ultimo Consiglio episcopale permanente (20-22 marzo) della Conferenza episcopale italiana (CEI) non poteva mancare quello dell’immigrazione, dopo la morte di 89 migranti nel mar Ionio davanti alla costa calabrese di Steccato di Cutro. I vescovi italiani hanno raccomandato «politiche lungimiranti – sul piano nazionale e su quello europeo – capaci di governare i flussi di ingresso attraverso canali legali, ovvero vie sicure che evitino i pericoli dei viaggi in mare, sottraggano quanti sono costretti a lasciare la propria terra a causa della fame e della violenza alla vergogna dei centri di detenzione e diano loro prospettive reali per un futuro migliore».

Il Comunicato finale del Consiglio permanente evidenzia poi, sul piano della vita delle Chiese in Italia, il passaggio del Cammino sinodale in corso – che conosce alcune «resistenze interne» secondo quanto affermato dal segretario della CEI mons. Giuseppe Baturi nella conferenza stampa conclusiva – dalla fase narrativa alla fase sapienziale. Nel prossimo periodo verranno individuate «alcune piste sulle quali condurre l’approfondimento, in modo da preparare la fase profetica, nella quale si prenderanno decisioni per il rinnovamento della realtà ecclesiale».

Documenti, 2023-3

Una minoranza creativa

Sessione invernale. Roma, 23-25 gennaio 2023

CEI - Consiglio permanente

Un ordine del giorno molto vario ha caratterizzato l’ultimo incontro del Consiglio permanente della CEI: «Le domande di senso, la sanità, la scuola, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), la povertà e il fenomeno migratorio». Si è così spaziato dal Cammino sinodale, «che dal prossimo settembre entrerà nella “fase sapienziale”» e che sarà messo a tema dell’Assemblea di maggio; alla 50a Settimana sociale, che si terrà a Trieste nel 2024 e che, con la nuova dicitura «Settimana sociale dei cattolici in Italia» (corsivo nostro), andrà «Al cuore della democrazia»; dal «divario tra Nord e Sud» al fenomeno migratorio; dal «rilancio del laicato» alla liturgia e al rinnovamento delle «proposte catechetiche ormai poco funzionali»; dal piano quinquennale delle Commissioni della CEI alla GMG di Lisbona in agosto; dall’approvazione della traduzione in lingua friulana della terza edizione tipica del Messale romano al dibattito sulla Ratio nationalis per la formazione nei seminari, che sarà oggetto di un’Assemblea generale straordinaria in novembre. Si è parlato infine di «pene espiatorie», così come sono state integrate dalla costituzione Pascite gregem Dei (2021), e della «ripresa del dialogo» con il Ministero dell’istruzione per l’indizione di un concorso per l’immissione in ruolo delle alcune migliaia di docenti di religione ancora precari.