Psichiatria - Dopo il COVID-19: la parola, primo antidoto
Intervista a Sergio Astori
Fin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria è stato adottato, da parte di chi opera nella comunicazione ma anche dai rappresentanti delle istituzioni, un linguaggio bellico: si parla di «trincea» negli ospedali, del «fronte» del virus, di «economia di guerra»; la Protezione civile ogni giorno dirama un «bollettino» con il numero dei morti e dei contagiati: la metafora è quella di un paese, anzi ormai del mondo intero, in «conflitto» contro il virus. Ne abbiamo parlato con Sergio Astori, psichiatra e psicoterapeuta, docente presso la Facoltà di psicologia dell’Università cattolica di Milano.
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