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Attualità
Attualità, 22/2017, 15/12/2017, pag. 651

Italia - Comunicazione: Gesù non rideva?

L’umorismo non è una virtù per i comunicatori cattolici

Fabio Colagrande

Beati «quelli che sanno ridere di se stessi, perché non finiranno mai di divertirsi». Questa citazione di una beatitudine evangelica riveduta e corretta, attribuita a san Tommaso Moro, riassume bene il senso della presente riflessione.1 Thomas More ci ricorda che la capacità di non prendersi sul serio è la via per la perfezione spirituale e dunque per la felicità.

 

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Fabio Colagrande

Esistono da tempo in Italia numerose realtà cattoliche che promuovono la pratica della preghiera silenziosa sotto forma di meditazione o preghiera interiore. Eppure, questa pratica silenziosa, che ha in realtà radici profonde nella tradizione monastica e mistica del cristianesimo orientale, è ancora spesso considerata in ambito ecclesiale una consuetudine spirituale elitaria o eccentrica, guardata magari con sospetto da chi la giudica frutto di pericolose derive sincretistiche, se non apertamente New age, o il risultato di un superficiale innamoramento per le filosofie orientali.