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Attualità
Attualità, 20/2017, pag. 603

Il mito e la Rivoluzione

Un estratto dal volume di M. Flores, La forza del mito (Feltrinelli, 2017)

Marcello Flores

Lo storico Edward H. Carr, sui cui testi studiai per la prima volta la rivoluzione russa e i suoi esiti fin dentro lo stalinismo, nelle sue famose Sei lezioni sulla storia (…) polemizza per alcune pagine con «quell’atteggiamento, più emotivo che razionale, che potremmo definire “fare la storia con i se”», sostenendo che non era il «baloccarsi» con la storia «controfattuale», come viene chiamata adesso, a costituire una risposta al determinismo e allo storicismo, e cioè alla convinzione che nulla poteva nella storia accadere di diverso da quello che era realmente accaduto.

 

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Russia - Memorial: proteggi le mie parole

Aleksej Gorinov, Marcello Flores, G. De Florio

Il volume Proteggi le mie parole (a cura di S. Bondarenko e G. De Florio, edizioni E/O, Milano 2022) raccoglie 25 «ultime dichiarazioni» di russi e russe perseguitate dal loro governo. In Russia è diritto di ogni imputato a processo pronunciare un’ultima dichiarazione – chiamata «ultima parola» – prima che venga emessa la sentenza. Questa lunga tradizione, inaugurata durante i terribili processi degli anni Trenta del XX secolo e diffusasi nel periodo della dissidenza degli anni Sessanta e Settanta, continua ancora oggi.

Attualità, 2018-16

Novecento -Tutti i nomi dello sterminio

Marcello Flores

Il Novecento è contrassegnato da una lista interminabile di violenze di massa, di cui la Shoah è divenuta il simbolo. Una delle maggiori difficoltà è stata quella di dare un nome solo o diversi nomi accettati. Fu nel Tribunale di Norimberga che venne coniato il termine «genocidio». Ne è seguito un ampio dibattito. Gli studi sui «genocidi» si sono interrogati a lungo sulle cause degli stermini di massa, cercando nel nome i fattori identificativi, soprattutto a partire dall’identità culturale delle vittime, il senso e le differenze di quel male, anche nel tentativo di prevenirne di nuovi. In primis ci si è interrogati se quello degli ebrei fosse comparabile ad altri; si sono poi studiati i vari episodi di violenza perpetrati nel secolo XX, e l’analisi quantitativa dei dati ha fatto sì che ne emergessero più chiaramente le dinamiche e le caratteristiche. Dallo sterminio degli herero (Africa) e degli armeni, e dall’«inutile strage» della Prima guerra mondiale – col ruolo attivo che ebbe una gran parte degli intellettuali –, fino alla Rivoluzione d’ottobre – e al giustificazionismo di altri intellettuali – sino al Fascismo e alla svolta di Chruščëv.