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Attualità
Attualità, 9/2015, 15/10/2015, pag. 581

Teologia - Papa Francesco: mistica della fraternità

Lo stile nuovo della Chiesa e della teologia nei documenti programmatici del pontificato

Christoph Theobald

Viaggiando attraverso la Francia si scopre, forse con stupore, di poter trovare su tutti i municipi – fin nell’ultimo paese – il motto ispirato alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, scolpito nella pietra come la legge mosaica: «Liberté – egalité – fraternité». Senza dubbio nel caso di questa triade risalente alla Rivoluzione francese si tratta di una secolarizzazione di valori cristiani centrali, che tuttavia non sempre sono stati perorati e difesi all’interno della Chiesa; basti pensare al riconoscimento della libertà di religione, avvenuto solo nel 1965 con il concilio Vaticano II. E che anche il rispetto dell’uguaglianza non sia esente da problemi non è forse mostrato dal recente dibattito nel cattolicesimo francese riguardo al «matrimonio per tutti» (mariage pour tous), quindi anche per omosessuali e lesbiche?

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In un recente saggio dal titolo «Una forma di vita dal sapore di Vangelo: sulle dimensioni filosofiche e teologiche della fraternità», pubblicato sulla rivista Culture e fede del Pontificio consiglio per la cultura, il teologo gesuita Christoph Theobald, docente di Teologia sistematica alla Facoltà gesuita di Parigi – Centre Sèvres, individua nella tradizione della teologia spirituale il retroterra teologico dell’enciclica. «Inscrivendosi nella “pastoralità della dottrina”, promossa dal Vaticano II, l’enciclica la sposta… verso i processi di trasformazione spirituale, radicandoli nei nostri corpi individuali e socio-politici», e dimostrando di conseguenza la necessità di importanti e conseguenti trasformazioni nella filosofia e nella teologia.

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