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Attualità
Attualità, 1/2015, 15/01/2015, pag. 3

Francesco in Sri Lanka e nelle Filippine: oltre le barriere

Francesco pellegrino (12-19 gennaio) alla prova delle tensioni religiose

M. Amaladoss
Con il viaggio pastorale in Sri Lanka e nelle Filippine papa Francesco compie la prima visita all’Asia multireligiosa. Sono celebri la sua apertura al dialogo con le altre comunità cristiane e gli ebrei in Argentina. La sua visita in Palestina/Israele e l’invito ai presidenti di entrambi i paesi ad andare insieme in Vaticano per pregare per la pace e il suo silenzioso e religioso raccoglimento nella moschea blu di Istanbul non sono passati inosservati. In Asia, quindi, alcuni di noi aspettavano ardentemente di vedere la sua interazione con persone di altre religioni e le nostre aspettative sono state ben ricompensate.

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M. Amaladoss
Di tanto in tanto qualcuno invoca un concilio Vaticano III. Probabilmente è un’ipotesi prematura. Non abbiamo ancora pienamente assorbito e attuato il concilio Vaticano II. A cinquant’anni dall’inizio del Concilio è venuto il tempo di valutare i progressi che abbiamo fatto e di guardare avanti. Anche se il Concilio ha emanato 16 documenti, io credo che le sue principali innovazioni abbiano riguardato tre aree: la Chiesa universale come comunione di Chiese locali; la Chiesa anzitutto e soprattutto come popolo di Dio, del quale i ministri sono a servizio; la Chiesa in dialogo con il mondo, con le altre religioni e con le altre Chiese.
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M. Amaladoss
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M. Amaladoss
Il significato di Panikkar può essere sintetizzato in due sue citazioni. Fu uno studioso abile e colto, dotato di un’acuta mente dialettica. Ma la ricerca della sua vita fu soprattutto l’esperienza religiosa. La sua riflessione e produzione letteraria, comunque complessa, fu solo un tentativo di esprimere e giustificare la sua esperienza. Scrive: «La religione non è un esperimento; è un’esperienza di vita attraverso la quale si partecipa all’avventura cosmica». Panikkar fu profondamente coinvolto in quest’avventura. Essa gli fece oltrepassare molti confini, geografici e religiosi. Dice: «Lasciai l’Europa per l’India come cristiano, scoprii che ero un indù e ritornai come buddhista senza aver mai smesso di essere cristiano». Essendo nato da un padre indù e da una madre cattolica, una tale avventura interreligiosa faceva parte del suo essere e della sua vita.