A
Attualità
Attualità, 10/2013, 15/05/2013, pag. 289

Africa - Somalia: La transizione ora fa sperare

D. Maggiore
Quella della Somalia è una transizione infinita? Il timore inconfessabile degli osservatori internazionali si è ridotto negli ultimi mesi, nonostante che la guerra civile, che ha letteralmente distrutto lo stato del Corno d’Africa, duri ormai da 22 anni. Un summit a Londra L’occasione più recente per guardare al futuro è stata la conferenza di Londra dello scorso 7 maggio. Nel discorso inaugurale, il presidente somalo Hassan Shaikh Mohamud ha paragonato il suo paese a un albero appena piantato. Il comunicato finale della conferenza, a cui hanno partecipato più di 50 paesi, chiarisce in quale contesto dovrà mettere radici.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2016-10

Nigeria e Niger: Boko Haram ripiega

Davide Maggiore

Da un lato del confine, il tentativo di ricominciare. Dall’altro, il conflitto che riesplode, peggiorando una situazione umanitaria già critica. Il nordest della Nigeria e il sudest del Niger si trovano ancora una volta a dover far fronte alle conseguenze della presenza di Boko Haram nella regione. Ben diverse, però sono le condizioni sul terreno.

Attualità, 2016-10

Kenya - rifugiati: chiudere una città

Davide Maggiore

Sono centinaia di migliaia, abitano quella che di fatto è la terza città del Kenya, ma non sono cittadini. Molti non hanno visto altri paesi in tutta la loro vita, ma hanno solo i diritti che la condizione di rifugiato concede loro. Anche questi, però, sono a rischio dal momento in cui, lo scorso 6 maggio, il governo kenyano ha annunciato la chiusura entro un anno di tutti i campi profughi presenti nel paese.

Attualità, 2016-8

Sud Sudan: ritorno alla tregua

Davide Maggiore
Dopo due anni e mezzo di guerra, il Sud Sudan è tornato al punto di partenza: nei palazzi del potere di Juba convivono di nuovo il presidente della repubblica Salva Kiir e l’ormai ex capo dell’insurrezione armata scoppiata nel dicembre 2013, Riek Machar. Al termine di settimane di trattative, il leader ribelle è rientrato nella capitale lo scorso 26 aprile, per riprendere, in un governo d’unità nazionale, il posto di vicepresidente che era già stato suo fino a luglio di tre anni fa.