Attualità, 8/2012, 15/04/2012, pag. 267
Myanmar - Elezioni e democrazia: Vince Suu Kyi
La timida «primavera birmana» avviata dal presidente Thein Sein e dal suo governo ha fatto un passo avanti decisivo con le elezioni suppletive che si sono svolte nel paese del Sud-est asiatico lo scorso primo aprile. Si trattava del primo voto democratico internazionalmente riconosciuto in Myanmar da oltre vent’anni, e a riportare un successo nettissimo, con 43 seggi conquistati sui 45 in palio, è stato il partito del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, la Lega nazionale per la democrazia. Un lento processo di riforme in Myanmar è iniziato nel novembre 2010, con lezioni giudicate una farsa dall’Occidente ma che hanno comunque segnato il ritorno a un governo civile dopo due decenni di regime militare. A guidare il paese viene eletto Thein Sein, un ex generale come buona parte della leadership del paese, e contemporaneamente Suu Kyi viene liberata dagli arresti domiciliari a cui era stata relegata quasi continuamente sin dal 1990 – l’anno in cui il suo partito aveva vinto elezioni mai riconosciute dalla giunta militare.
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