A
Attualità
Attualità, 8/2012, 15/04/2012, pag. 259

J. Moltmann, Etica della speranza

D. Segna

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2024-2

M. Ebner, La Chiesa ha bisogno di sacerdoti?

Un accertamento a partire dal Nuovo Testamento

D. Segna

Queriniana, Brescia 2023, pp. 128, € 15,00.

Martin Ebner, noto biblista che ha studiato Teologia a Würzburg, a Tubinga e all’École biblique di Gerusalemme, riflette sulla risposta da dare a una domanda molto attuale, a partire dal dibattito piuttosto acceso che ha investito la Chiesa cattolica, in particolare quella tedesca, in ordine all’abolizione del celibato obbligatorio e all’ammissione delle donne al ministero ordinato.

Paradossalmente in questa controversia la questione di fondo, vale a dire se la Chiesa abbia bisogno o meno dei sacerdoti, non è stata quasi mai formulata come interrogativo centrale: rispondendo a esso, il resto viene di conseguenza.

Ebner dà il proprio parere tenendo come stella polare le Scritture, muovendo dunque dai documenti originari della fede cristiana. Nella sua disamina mostra come i primi cristiani siano stati costretti a elaborare un linguaggio del tutto innovativo mai usato in precedenza. Infatti, sia le istituzioni dell’Antico Testamento sia il culto a esso legato determinarono la struttura della prima comunità sorta per dare testimonianza al Vangelo.

Ciò ha inevitabilmente comportato la creazione di un nuovo paradigma in grado di esprimere le funzioni che differenziavano i membri della Chiesa al suo interno.

A suo parere, solo al termine del I secolo d.C. il linguaggio cultuale assunse sempre più un’importanza preponderante nella presentazione cristiana delle funzioni ministeriali, sia per il valore sacrificale della morte in croce di Cristo, volta a esaltare la celebrazione eucaristica, sia per la lettura data all’Antico Testamento visto in parallelo con il Nuovo, in maniera da dare continuità fra i due laddove il Nuovo è il compimento dell’Antico.

La conclusione a cui giunge Ebner è quella secondo cui nei documenti fondanti non è possibile evincere riferimenti al sacerdozio così come oggi viene generalmente inteso, essendo testi che presentano un’idea di comunità escludente gerarchie e strutture di potere.

 

Domenico Segna

Attualità, 2014-20

B.S. Gregory, Gli imprevisti della Riforma

Come una rivoluzione religiosa ha secolarizzato la società

D. Segna
Riunire sotto un solo sguardo i mille rivoli del mondo contemporaneo è sempre un’operazione pericolosa se non altro perché il più delle volte si parte da una tesi e si cerca di dimostrarla tentando di produrre delle prove che non sempre reggono alla verifica dei fatti. È il caso dell’ultimo lavoro di Brad S. Gregory che esplora le conseguenze impreviste di quella sorta di Big bang epocale che è stata la Riforma protestante da cui è uscita l’attuale modernità, o, per essere più precisi, la modernità entrata vertiginosamente nella sua fase di postmodernità.
Attualità, 2014-16

Tommaso d'Aquino, La somma teologica

D. Segna
Un giorno di molti anni fa in una libreria di Bologna, un libraio che si definiva non credente al cliente che chiedeva un testo o un autore-chiave per rendere più chiare le linee di fondo di filosofia e teologia, rispose con fare per nulla ironico: «La Somma teologica di san Tommaso».