Attualità, 16/2012, 15/09/2012, pag. 518
Pakistan - Blasfemia: Una svolta inattesa
Il caso di Rimsha Masih, la ragazzina cristiana accusata di blasfemia e arrestata in Pakistan lo scorso mese di agosto, potrebbe alla fine rivelarsi una «svolta» e segnare addirittura un «passo avanti nella convivenza delle diverse comunità religiose» del paese. Si è espresso così Paul Bhatti, consigliere per le minoranze del primo ministro pakistano e fratello di Shahbaz, il ministro per le minoranze religiose assassinato da un gruppo di fondamentalisti islamici nel 2011 (cf. Regno-att. 6,2011,148), intervenendo recentemente a Sarajevo a un incontro organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.
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