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Attualità
Attualità, 8/2011, 15/04/2011, pag. 231

Benedetto XVI - Gesù di Nazareth. II parte: il Gesù di Ratzinger. Il messaggio e la figura

P. Stefani
Se si confrontano tra loro la prima e la seconda parte del volume di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI Gesù di Nazaret, si trovano tra esse, come era da attendersi, molte linee di continuità, la più evidente delle quali si palesa fin dalla copertina: si tratta del mantenimento della duplice qualifica dell’autore. Nella parte pubblicata nel 2007 ciò poteva giustificarsi anche in base al fatto che ampie sezioni del libro erano state dichiaratamente stese prima dell’elezione del card. Ratzinger al soglio pontificio. L’argo mento non vale, ovviamente, per la seconda parte; tuttavia la strada era segnata e non era opportuno abbandonarla.

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P. Stefani
Ci sono vari modi per presentare i sogni del faraone interpretati da Giuseppe (cf. Gen 41,1-36). Uno di essi consiste nel parlare di sogni e politica. Nella tradizione politica più nobile risuona tuttora il detto che fu di Martin Luther King: «I have a dream». In qualche modo se ne avverte ancora l’eco; tuttavia, da qualche anno più conforme alla cronaca sarebbe piuttosto il ricorso al verbo «essere». A molti leader recenti o attuali ben s’attaglierebbe il detto: «I am a dream». Né l’una né l’altra formulazione sono, però, davvero confacenti a quanto avvenne nell’episodio di Giuseppe. Per qualificarlo, l’espressione migliore sarebbe: «L’interpretazione dei sogni e la politica».
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P. Stefani
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P. Stefani
Vi è una percezione sufficientemente diffusa in base alla quale, dopo la morte delle grandi e terribili ideologie che hanno insanguinato buona parte del secolo XX, le religioni abbiano trovato un terreno più fertile per giocare un ruolo nella sfera pubblica. L’espressione ormai storica di «rivincita di Dio» indica in modo efficace questa precomprensione. In realtà il discorso è più articolato di quanto non presupponga questo schema. Le religioni, infatti, hanno assunto il posto delle ideologie nella misura in cui esse stesse si sono ideologizzate. Inoltre, siccome fa parte costitutiva dell’apparato ideologico contrapporsi a posizioni giudicate antitetiche, le religioni ideologiche vivono solo nella misura in cui sono nelle condizioni di entrare in polemica, verbale o fattuale, con gli avversari.