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Attualità
Attualità, 16/2011, 15/09/2011, pag. 552

Francia - Giovani: Un anno per Dio

M. Bernardoni
Si moltiplicano in Francia le iniziative che offrono ai giovani, tra i 18 e i 30 anni, l’opportunità di prendersi un tempo di discernimento, scandito dalla preghiera, in un luogo ritirato, allo scopo di maturare una scelta di vita (La Croix 3-4.9.2011). Una sorta di anno sabbatico (nove mesi, per l’esattezza, da settembre a giugno) che un giovane può concedersi per accrescere la conoscenza di sé, approfondire o riscoprire la propria fede, fare esperienza di vita comune, di servizio e di testimonianza. Tali «scuole di vita», o «scuole della fede», sono organizzate da associazioni legate alle diocesi, come il Centre missionnaire de la vie (CMV; diocesi di Parigi), o l’Ecole de la foi di Coutances (una collaborazione di 12 diocesi dell’Ovest); da ordini religiosi, come i gesuiti; o da alcune tra le nuove comunità: Verbe divin, Chemin neuf, Béatitudes, Saint Jean, Emmanuel.

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K. Hemmerle, pensatore di frontiera

Un seminario internazionale di Sophia

M. Bernardoni
Avent’anni dalla morte del filosofo, teologo e vescovo di Aquisgrana (Aachen) Klaus Hemmerle, il Dipartimento di ontologia trinitaria dell’Istituto universitario Sophia, in collaborazione con altre realtà accademiche, ha organizzato a Cadine, nei pressi di Trento, un seminario internazionale dal titolo: «L’ontologia trinitaria tra filosofia e teologia. Sulle orme di Klaus Hemmerle pensatore di frontiera» (14-16.12.2014). L’obiettivo era «approfondire, sulle tracce del pensiero di Hemmerle, che ha contribuito in modo determinante a focalizzarla e rilanciarla nel dibattito contemporaneo con le sue Tesi di ontologia trinitaria (1976), la portata teologica, filosofica e transdisciplinare di quella specifica ontologia relazionale che è l’ontologia trinitaria». Inattesa la risposta (un centinaio di presenze), che ha sorpreso gli stessi organizzatori.
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Dialogo interreligioso: religioni e conflitti

M. Bernardoni
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25 anni dall'assassinio di Ellacuria e compagni

M. Bernardoni
Nel corso di una sanguinosa guerra civile, che mieterà tra il 1980 e il 1992 oltre 75.000 vittime (insieme a migliaia di persone «scomparse»), il 16 novembre 1989, nelle prime ore del mattino, sei sacerdoti gesuiti dell’Università del Centroamerica (UCA) di San Salvador, la loro governante e la figlia quindicenne furono assassinati in modo efferato da un commando penetrato nella sede dell’Università con l’ordine di uccidere senza lasciare testimoni. I nomi dei «martiri gesuiti», come vengono ricordati da tanti nel Salvador, sono scolpiti nella memoria e su una lapide posta nel luogo dove trovarono la morte: il rettore Ignácio Ellacuría, il sociologo Segundo Montes, lo psicologo Martín Baró, i teologi Amando López, Juan Ramón Moreno e Joaquín López y López; insieme a loro la signora Julia Elba Ramos e sua figlia Celina.