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Attualità
Attualità, 12/2011, 15/06/2011, pag. 371

Italia - Immigrati: lavoro e integrazione. IV Rapporto curato da INPS, Caritas italiana e Migrantes

M.P. Nanni
I dati raccolti negli archivi previdenziali, relativi ai lavoratori assicurati presso l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), permettono di inquadrare in modo organico l’andamento del mercato occupazionale italiano e, grazie al dettaglio sulle origini nazionali, di delineare il ruolo che al suo interno gioca la componente di origine immigrata, consentendo – di riflesso – di valutare anche l’impatto dei migranti come utenti del sistema della previdenza sociale: informazioni preziose per ricondurre le percezioni comuni ai «dati» di fatto e, quindi, focalizzare i nodi problematici da sciogliere e le virtuosità da valorizzare. Perché il dato si carichi di senso e restituisca una fotografia dei fenomeni in atto che vada oltre il mero inquadramento quantitativo però è ne cessario che questo sia calato nel contesto sociale, giuridico ed economico del paese e quindi letto nel quadro delle molteplici trasformazioni che attraversano le nostre società in parallelo e in conseguenza al crescente inserimento di cittadini stranieri. Proprio per amplificare la valenza informativa degli archivi previdenziali, l’INPS si avvale della collaborazione ormai continuativa del Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes: l’ultimo frutto di questa collaborazione è il IV Rapporto sui lavoratori di origine immigrata negli archivi dell’INPS (IDOS, Roma 2011).

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Immigrati - III Rapporto INPS-Caritas: diversità, identità, tutela. Lavoratori stranieri e benessere

M.P. Nanni
Il corretto inquadramento di un fenomeno è indispensabile per la conoscenza e l’azione, tanto più se si tratta di un fenomeno complesso come quello migratorio. È a partire da questa consapevolezza che l’INPS, in collaborazione con il Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes, cura periodicamente un rapporto dedicato all’analisi dei dati sui lavoratori di origine non comunitaria in suo possesso. Lo studio, giunto quest’anno alla terza edizione, è integralmente consultabile sul sito istituzionale dell’INPS (www.inps.it). Il titolo del rapporto, Diversità culturale. Identità di tutela, sottolinea l’impegno dell’INPS a garantire ai lavoratori migranti e ai loro familiari il rispetto del principio di parità di trattamento relativamente all’accesso alle tutele assistenziali e previdenziali, che come si legge nell’introduzione «rappresentano uno degli aspetti fondamentali dell’integrazione nella società di accoglienza».
Attualità, 2008-12

Italia - Immigrati a Roma: L'immigrazione normale. Il dossier statistico della Caritas

M.P. Nanni, F. Pittau
a città di Roma, che da sola conta 250.640 residenti stranieri all’inizio del 2007, con i comuni della cintura – dove gli immigrati tendono in misura crescente a trasferirsi – costituisce in Italia, insieme a Milano, il polo metropolitano di maggiore concentrazione della popolazione immigrata. Qui l’immigrazione presenta una grande vivacità, innanzitutto per il policentrismo delle presenze, ma anche per la molteplicità delle offerte culturali, dei progetti e dei programmi d’azione e per la dimensione sempre più globalizzante assunta sullo scenario internazionale. L'immigrazione, insomma, è andata intrecciandosi sempre più con lo sviluppo del territorio romano. Di questa «nuova» presenza si ha, però, un’immagine spesso distorta, e non perché non assuma una valenza problematica, cosa impensabile in un fenomeno sociale dalle dimensioni così ampie. La nota stonata consiste nell’inquadrare l’immigrazione come un «unico grande problema», dimenticando i benefici che apporta alla nostra vita quotidiana, oltre che a livello demografico e di macroeconomia. Si tratta di interpretazioni univoche, spesso fondate sulle percezioni soggettive o su visioni di stampo pregiudiziale e stereotipato che continuano a resistere.