Attualità, 20/2010, 15/11/2010, pag. 703
Teologia - Università: non ideologia, scienza. Autorità nella Chiesa e libertà della ricerca
In queste pagine vorrei leggere la questione dell’autorità (e della libertà) nella Chiesa da una prospettiva particolare e, apparentemente, un po’ decentrata: a partire cioè dalla questione della legittimità della presenza della teologia all’università. Ovvero: la questione della legittimità della presenza del sapere (scientifico) della fede all’interno di quello che è oggi lo «spazio pubblico» del sapere: la questione, dunque, della teologia come scienza critica accanto ad altre scienze critiche. Perché dunque questo problema avrebbe a che vedere con la questione dell’esercizio dell’autorità nella Chiesa? Perché – evidentemente – se la teologia ambisce a essere un sapere critico tra altri saperi critici, la sua dipendenza da un’autorità ecclesiale (e, in ambito cattolico, magisteriale) non è irrilevante. Questa, perlomeno, è la tesi di coloro che – dal di fuori – ritengono che la teologia non sia una disciplina «universitaria », e non lo sia nella misura in cui appunto non è un sapere libero, ma sottomesso a delle autorità.
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