A
Attualità
Attualità, 4/2008, 15/02/2008, pag. 128

Vicino Oriente: lo statuto giuridico dei cristiani

O. Faraj Samaha
Lo studio della situazione attuale delle comunità cristiane nel Vicino Oriente rinvia alla considerazione di come l’islam ha organizzato istituzionalmente nei vari paesi i rapporti tra le diverse confessioni religiose, in particolare quelle cristiane, nel proprio ambito politico. La recente legge sullo «statuto personale delle confessioni cattoliche orientali» approvata dalla Siria rilancia l’attenzione sullo statuto giuridico delle altre religioni e confessioni. Ospitiamo in questo dossier un saggio analitico sulla situazione legislativa complessiva nella regione e un saggio sulla nuova legge siriana. Facciamo interagire con quest’ultimo anche un parere delle Chiese latine. Se in generale l’islam si è sempre proposto come una cultura globale in cui la dimensione religiosa include e legittima la dimensione giuridica, tale approccio va oggi riesaminato alla luce dei più recenti avvenimenti politico-militari che hanno riguardato l’area orientale e che hanno modificato il concetto di tolleranza da parte islamica. Per questo la nuova legislazione siriana acquista un particolare interesse, nella misura in cui riesce a mantenere aperto un qualche spazio di tolleranza effettiva.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.