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Attualità
Attualità, 16/1997, 15/08/1997, pag. 469

Petizioni mariane: Il buon uso della pietà del papa

G. Mc.

199716469a

 

PETIZIONI MARIANE.

 

Il buon uso

 

della pietà del papa.

 

Noi preghiamo quindi affinché lo Spirito Santo sia a Lei guida, o Santo Padre, a definire e proclamare la Beata Vergine Maria come Corredentrice, Mediatrice di tutte le grazie e Avvocata del Popolo di Dio. Rispettosamente obbedienti... (segue lo spazio per le firme). Con queste parole si conclude la breve "petizione per ottenere la definizione papale di Maria Corredentrice, Mediatrice, Avvocata" promossa negli Stati Uniti da qualche anno e che, a dire dei promotori, avrebbe già raccolto 4 milioni di firme e l'adesione di non pochi cardinali e vescovi.

 

         Il movimento fa capo a Mark Miravalle, 39 anni, laico e sposato, professore associato di teologia e mariologia alla Franciscan University di Steubenville, Ohio, che fa "discretamente" sapere di aver avuto già due udienze private da Giovanni Paolo II. Di lui si dice che abitualmente tenga le sue lezioni con il rosario in mano. Presso il piccolo editore Queenship (= "reginalità") di Santa Barbara, California, ha pubblicato, oltre ai due corposi volumi che fanno da fondamento al movimento per il quinto dogma mariano, due testi su Medjugorie e una "Introduzione a Maria". Nel catalogo di Queenship, dove la devozione mariana fa la parte del leone, confesso di aver riconosciuto tra gli autori solo il nome di R. Laurentin (3 titoli). Miravalle presiede un'organizzazione laica, Vox Populi Mariae Mediatrici, fondata allo scopo di raccogliere le firme: l'editore Queenship gli ha messo a disposizione due paginette su Internet, dove si trovano, in 13 lingue, il "manifesto", la petizione e il referente per ciascun paese (in Italia è il Santuario dell'Addolorata di Castelpetroso, provincia di Isernia). Il movimento, che conta tra le adesioni di prestigio quella del defunto card. Ciappi e dichiara di avere tra le firme anche quelle dei cardd. O'Connor e Glemp e di Madre Teresa di Calcutta, è robustamente sostenuto da tale suor Angelica, "che con un suo programma televisivo raggiunge dall'Alabama circa 55 milioni di case in tutto il mondo" (come precisa Radiovaticana in una breve corrispondenza dagli Stati Uniti del 19 agosto).

 

         Dell'esistenza di un movimento non del tutto effimero, che vedendo nell'epoca attuale "il vertice dell'universalmente designata età di Maria" pretende che vi corrisponda "un vertice nella dottrina mariana", da raggiungersi appunto proclamando e definendo "il dogma mariano finale" (cito dal "manifesto" teologico allegato alla petizione), avevo avuto una significativa conferma la scorsa primavera, quando Inside the Vatican (il mensile patinato fatto a Roma per il pubblico cattolico americano) di maggio dedica al tema la copertina e un titolo un po' azzardato: "Nuovo dogma nel 1998?", assumendo persino dai promotori della petizione la data della proclamazione: Pentecoste 1998, 31 maggio, un tempo festa di Maria mediatrice di ogni grazia.

 

Vox populi

 

vs. vox Dei?

 

         Pochi giorni dopo (4 giugno), L'Osservatore romano destina a smentire l'ipotesi un'intera pagina, in cui si informa che la Commissione teologica costituita dal XII Congresso mariologico internazionale (Czestochowa, 12-24.8.1996) per rispondere alla richiesta della Santa Sede di studiare possibilità e opportunità della suddetta definizione ha formulato un secco parere negativo. "I titoli, come vengono proposti, risultano ambigui... è parso inoltre non doversi abbandonare la linea teologica seguita dal concilio Vaticano II, il quale non ha voluto definire nessuno di essi... in realtà il termine "corredentrice" non viene adoperato dal magistero dei sommi pontefici, in documenti di rilievo, dai tempi di Pio XII". Al gruppo fa da moderatore C. Pozo, della Commissione teologica internazionale; tra i 22 membri segnalo I.M. Calabuig, J. Castelano Cervera, S. De Fiores, R. Laurentin, J. Roten e, tra i 5 non cattolici, G. Limouris.

 

         Ai primi di agosto, attraverso un comune conoscente, K. Woodward di Newsweek mi informa via fax che il suo settimanale dedicherà alla vicenda la prossima cover-story, e chiede materiali (che prontamente gli forniamo) sulle reazioni vaticane, di cui ha solo sentito dire. Pochi giorni dopo, ecco rimbalzare la notizia dalla copertina del periodico statunitense alle pagine religiose di Avvenire (20 agosto) e de L'Unità (21 agosto).

 

         Non è, a mio parere, il quadro teologico a meritare particolare attenzione: la proposta non è nuova e approdò anche alla Commissione preparatoria del concilio Vaticano II, con l'appoggio di più di 300 vescovi. Ma "quelle richieste � precisa su L'Osservatore romano la Pontificia accademia mariana internazionale � diventano rare in concilio, anzi scompaiono via via che procede il dibattito (...) La costituzione Lumen gentium, che con meditata scelta non contiene la definizione dogmatica della mediazione, fu approvata con 2151 voti favorevoli su 2156 votanti", e 33 anni dopo "non è cambiato sostanzialmente il panorama ecclesiale, teologico ed esegetico". D'altra parte le motivazioni di Miravalle appaiono deboli, spesso esterne al dato teologico vero e proprio, comunque datate � appunto � alla mariologia preconciliare e ai suoi manuali.

 

         Ma la cornice, questa sì va osservata con cura: in essa si presentano e si confondono una chiesa "dal basso" (i milioni di firme raccolte) e "dall'alto" (la definizione dogmatica), il pre- e il post-concilio, la particolare devozione mariana di Giovanni Paolo II e i fenomeni tipo Medjugorie, la movimentata realtà religiosa statunitense, la stampa internazionale, la televisione, Internet... Può darsi che la citata pagina de L'Osservatore romano sia davvero, come ha scritto Avvenire, "una Maginot difficile da aggirare" per il movimento Vox Populi. Ma siamo nei giorni in cui una rock-star ha officiato un rito funebre, divenuto una quasi-canonizzazione, nell'abbazia di Westminster: persino la trincea allestita sul quotidiano vaticano potrebbe rivelarsi attaccabile.

 

 

 

         G. Mc.

 

 

Tipo Articolo
Tema Santa Sede
Area Indefinita
Nazioni

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