Liturgia, sacramenti e preghiera
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Vorrei che si «ricordassero solo due piccole cose: 1) La liturgia è una cosa viva, ma fragile; muore nelle mani di chi non la sa trattare. 2) La liturgia è una cosa viva, ma solo se è dinamica, volta cioè verso l’avvenire, con l’avvertenza che il suo dinamismo è tra due poli: quello del mistero di salvezza realizzato da Cristo e quello dello stesso mistero di salvezza da realizzarsi in noi» (Salvatore Marsili).
Ciò che sorprende il lettore, alla prima lettura della lettera apostolica Desiderio desideravi, dedicata alla «formazione liturgica del popolo di Dio», è lo spazio dato alla «questione liturgica», nel grande equilibrio tra le emergenze più recenti e la storia dell’ultimo secolo.
Il volume, di cui qui accanto vengono presentati come Studio del mese alcuni contenuti fondamentali rielaborati da parte dei tre curatori, fin dal titolo illustra il quadro delle gravi questioni cui tenta di dare risposta: Amt – Macht – Liturgie. Theologische Zwischenrufe für eine Kirche auf dem Synodalen Weg, a cura di Gregor Maria Hoff, Julia Knop e Benedikt Kranemann, («QD 308», Herder Freiburg im Br. 2020). In traduzione italiana può suonare: Ufficio ministeriale, potere e liturgia. Commenti teologici per una Chiesa in cammino sinodale.
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