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Attualità
Attualità, 2/1990, 15/01/1990, pag. 32

Italia - Firenze: etica pubblica

L. Pr.

Leggi anche

Documenti, 2022-21

I valori umani comuni

Forum per la promozione dei valori comuni tra i seguaci delle religioni

L’11 maggio a Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita, si è tenuto il primo Forum sui valori comuni tra i fedeli delle religioni, al quale hanno partecipato tra gli altri il cardinale segretario di stato vaticano Pietro Parolin, il patriarca ecumenico Bartolomeo, il rabbino di Roma Riccardo Di Segni e quello di Firenze Joseph Levi, l’arcivescovo Ivan Zoria della Chiesa ortodossa ucraina. L’iniziativa del Forum è di Muhammad Bin Abdul Karim Al Issa, personaggio politico saudita considerato una delle voci più influenti dell’islam moderato a livello globale e segretario della Lega musulmana mondiale, un’organizzazione non governativa con sede alla Mecca che rappresenta gli aderenti alla fede islamica in tutto il mondo. Il Forum si è concluso con una Dichiarazione sui valori umani comuni, che riconosce il valore della diversità tra le culture e le religioni e l’importanza dei diritti umani, raccomanda alle comunità religiose la costruzione di relazioni basate sulla fraternità, rigetta la strumentalizzazione della religione per fini terroristici, chiede alle istituzioni nazionali e agli organismi delle Nazioni Unite di tutelare la libertà religiosa e la famiglia, lancia alcune iniziative per proseguire sulla strada del dialogo fra le religioni e le culture.

 

Documenti, 2022-9

Ecumenismo in tempo di pandemia

Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani

«L’ecumenismo è il grande specialista nella Chiesa distanziata e tuttavia unita»: con questa intuizione si conclude il documento di lavoro Ecumenismo in tempo di pandemia: dalla crisi all’opportunità, pubblicato dal Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani il 20 gennaio. Si tratta di una sintesi delle risposte pervenute dalle conferenze episcopali e dai sinodi delle Chiese cattoliche orientali a un questionario inviato dal Pontificio consiglio nel 2021 per comprendere l’impatto della pandemia di COVID-19 sulle relazioni e sul movimento ecumenico e raccogliere le esperienze e le riflessioni delle Chiese locali nei diversi contesti. La sintesi mette in luce come la crisi pandemica abbia promosso un avvicinamento tra le Chiese cristiane, soprattutto nei contesti dove c’erano già dialoghi in atto, ma abbia anche avuto effetti negativi: evidenziare le divergenze teologiche fra le tradizioni cristiane, comprensioni differenziate della pandemia e atteggiamenti diversi verso la politica della salute pubblica. Infine individua alcune sfide che il movimento ecumenico dovrà affrontare in un mondo post-pandemico in quattro aree: spirituale, ecclesiologica, liturgica e missionaria.

 

Documenti, 2021-5

Il vescovo e l'unità dei cristiani

Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani

«L’impegno ecumenico del vescovo non è una dimensione opzionale del suo ministero, bensì un dovere e un obbligo». Il 4 dicembre 2020 è stato presentato il documento Il vescovo e l’unità dei cristiani. Vademecum ecumenico, opera del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani. Il card. Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio, nel presentare il testo insieme ai cardd. Marc Ouellet, Luis Antonio Tagle e Leonardo Sandri, lo ha definito «una bussola» per indirizzare i vescovi nel cammino ecumenico. Il Vademecum ripercorre le tappe fondamentali del percorso ecumenico: dalla Unitatis redintegratio del Vaticano II all’enciclica Ut unum sint pubblicata nel 1995, fino ai due documenti del Pontificio consiglio, il Direttorio ecumenico e La dimensione ecumenica nella formazione di chi si dedica al ministero pastorale. Il testo, frutto di tre anni di lavoro, si suddivide in due parti principali, dedicate rispettivamente alla promozione dell’ecumenismo nella Chiesa cattolica e alle relazioni con gli altri cristiani. Ogni sottosezione è arricchita da alcune «Raccomandazioni pratiche».